GRADI DI PROTEZIONE "IP" E NORMA CEI 64-8

09/02/2017

Il codice IP (International Protection) identifica in modo univoco e codificato i gradi di protezione degli involucri per apparecchiature elettriche. La prima edizione della Norma CEI 70-1 risale al 1980, la seconda edizione ha introdotto un’ulteriore codifica (la lettera addizionale) per caratterizzare meglio la protezione contro i contatti diretti.
L’attuale edizione italiana della Norma CEI EN 60529 (IEC529 ex CEI 70-1) “Gradi di protezione degli involucri” è stata pubblicata nel giugno 1997 (fascicolo CEI 3227 C). Il documento stabilisce un sistema di classificazione dei gradi di protezione degli involucri per materiale elettrico, la cui tensione nominale non supera 72.5 kV.

La Norma permette di indicare, attraverso il codice IP (dal francese “Indice de Protection” = “Degree of Protection” = “Grado di Protezione”), il livello di protezione degli “involucri elettrici“, contro l’accesso a parti attive e contro la penetrazione di corpi solidi estranei e dell’acqua, senza entrare nel merito della protezione contro i rischi d’esplosione o umidità, vapori corrosivi, muffe o insetti. Il grado di protezione IP dichiarato deve essere garantito nella “condizione ordinaria di servizio degli apparecchi”.

L’ultima novità risale al 2014: con l’entrata in vigore la Variante V2 della Norma CEI EN 60529 (IEC529 ex CEI 70-1), sono stati modificati alcuni paragrafi rispetto alla Norma base ed è stato introdotto il grado di protezione IP X9 “protezione contro getti d’acqua ad alta pressione e a temperatura elevata”. Per alta pressione la Norma intende 80-100 bar e per temperatura elevata 80°C + 5°C (condizioni di prova). Proprio come per i gradi di protezione IP X7 (immersione temporanea) e IP X8 (immersione continua), anche il grado di protezione IP X9 non comprende i precedenti.
Ovvero, un involucro IP X9 potrebbe non essere IP X6, ovvero protetto contro getti d’acqua ad alta pressione e a temperatura elevata, ma non protetto contro getti d’acqua potenti. Ecco l’attuale struttura del codice IP (tabelle 1,2,3 e 4).

La prima cifra indica il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi estranei, e deriva da prove effettuate con calibri o strumenti particolari (es. dito di prova):

 

0 = nessuna protezione
1 = protetto contro corpi solidi superiori a 50 mm di diametro;
2 = protetto contro corpi solidi superiori a 12 mm di diametro;
3 = protetto contro corpi solidi superiori a 2,5 mm di diametro;
4 = protetto contro corpi solidi superiori a 1 mm di diametro;
5 = protetto contro le polveri;
6 = totalmente protetto contro le polveri.

Grado di protezione minimo
L’installatore (o il progettista) devono scegliere componenti idonei a seconda del luogo dell’installazione. A volte la scelta è di buon senso, a volte il grado di protezione minimo è imposto da documenti normativi. Questi i riferimenti contenuti nella Norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” (cliccare sui banner per visualizzare i riferimenti normativi):

1. Protezione contro la penetrazione di corpi solidi (prima cifra)

2. Protezione contro la penetrazione di liquidi (seconda cifra)

3. Protezione contro l’accesso a parti pericolose (lettera addizionale)

4. Altre disposizioni



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